martedì 20 marzo 2012

Considerazioni dell’ANPI Condove-Caprie in merito al tema ANPI-TAV





INTRODUZIONE
Come tutti ben sappiamo, la Valle di Susa in questi anni è stata triste teatro di scontri e violenze, fisiche e morali, ruotate intorno alla vicenda TAV. Più volte, e soprattutto in concomitanza con eventi particolarmente sentiti per la loro gravità, è emersa la volontà, da parte di un numeroso gruppo di iscritti alla sezione di Condove-Caprie, di emettere comunicazioni ufficiali circa l’evidente violazione di alcuni diritti costituzionali fondamentali nonché di intraprendere alcune azioni che andassero nella direzione della protesta condivisa con il movimento NO TAV.
In tema TAV, la sezione ANPI di Condove-Caprie aveva già emesso un comunicato ufficiale, condiviso con le sezioni di Bussoleno-Foresto-Chianocco e Nizza-Lingotto di Torino, per aderire ufficialmente alla manifestazione del 3 luglio 2011,  con la motivazione di voler “onorare i valori per cui i nostri partigiani si sacrificarono, unendosi alla lotta tenace e determinata nella difesa del futuro di tutti e tutte”.
Per altro, la necessità di affrontare ufficialmente il tema ANPI-TAV è emerso anche in seguito alle sollecitazioni provenienti da altre sezioni che si sono già pronunciate sull’argomento, come la sezione di Bussoleno-Foresto-Chianocco o la sezione di Grugliasco, quest’ultima invitando espressamente “le altre sezioni ANPI del territorio provinciale di Torino a discutere la questione”.
Sul tema si è pronunciato anche l’ANPI Provinciale di Torino attraverso alcuni comunicati ufficiali del Presidente Diego Novelli. Ricordiamo che la posizione del Provinciale prevede la difesa e la tutela di qualsiasi diritto costituzionale che venga calpestato durante manifestazioni, iniziative e proteste NO TAV, ritenendo però non di competenza dell’ANPI la presa di posizione ufficiale in materia dell’utilità o meno dell’opera. Ciò non esclude il fatto che ogni sezione sul territorio provinciale, quindi anche la nostra, possa comunque esprimersi in piena libertà, purché vengano rispettati i principi espressi nello statuto dell’ANPI.
Pochi giorni fa anche l’ANPI Nazionale ha emesso un comunicato ufficiale a firma del Presidente Smuraglia, sulla stessa linea del Provinciale, ma con toni più rigidi. Smuraglia punta infatti sull’idea di dialogo e di confronto, ma vieta all’ANPI di prendere parte alle manifestazioni con striscioni e bandiere. Questo perché, secondo Smuraglia, l’ANPI deve mantenere una propria identità, lontana dalle proteste di altro genere, e soprattutto dalle proteste NO TAV che, seppur rispettabili, sono diverse dalla tradizione e dalla concezione dell’ANPI.
Consapevoli del fatto che l’ANPI deve rappresentare tutti i suoi iscritti senza pregiudizi né distinzioni di sorta, il Direttivo della sezione di Condove-Caprie ha quindi chiesto all’Assemblea di pronunciarsi sulla questione ANPI e TAV, con lo scopo di delineare una linea comune che possa essere adottata in futuri comunicati o messa in pratica in future iniziative, a nome di tutti gli iscritti.

PREMESSO CHE
• gli abitanti della Val di Susa sono in lotta contro il progetto TAV-TAC  Torino-Lione da circa vent’anni;
• la Val di Susa è una vallata alpina stretta e fortemente urbanizzata, dove risiedono attualmente circa 60.000 persone, e nella quale sono presenti, oltre al fiume Dora Riparia, anche due statali, un’autostrada, svariate provinciali, un elettrodotto ed una linea ferroviaria che già assicura il collegamento, sia passeggeri che merci, con la Francia;
• il massiccio d’Ambin, sotto il quale dovrebbe essere “bucato” il tunnel di base con oltre 50 km di scavo, è formato da rocce contenenti vene uranifere, un deposito di gas naturale ed altre incognite idrogeologiche;
• la Valle di Susa ospita già la linea ferroviaria internazionale del Frejus il cui binario di salita è stato terminato solo nel 1984 e su cui, da sempre, si susseguono lavori di ampliamento ed ammodernamento, per mantenerla ai massimi livelli di efficienza, non ultimo l’adeguamento del Tunnel del Frejus; per altro la tratta alpina della ferrovia già esistente viene utilizzata mediamente per meno di un quarto della sua capacità;
• le polveri emesse dal  pietrisco estratto dallo scavo del traforo di base  e dai cantieri vari provocherebbero conseguenze drammatiche per la salute degli abitanti della valle, con notevole aumento delle malattie respiratorie nei soggetti più deboli, così come evidenziato dai medici della Valle di Susa, preoccupati per il futuro dei loro concittadini;
• la costruzione di tale opera verrebbe a costare circa 20 miliardi di euro (1.200 euro al centimetro!),  quasi a totale carico della fiscalità generale, in un momento in cui una gravissima crisi colpisce il nostro Paese e mentre ci sarebbe bisogno di considerevoli investimenti ad esempio in scuola, sanità, ricerca, assistenza, tutela idro-geologica del territorio ecc.;
• in questi lunghi venti anni si sono svolte numerosissime manifestazioni di massa che hanno visto lottare assieme, unitariamente  e pacificamente, persone delle più svariate fedi politiche, le quali hanno saputo mettere gli interessi generali della Valle e di tutto il Paese al di sopra delle proprie appartenenze;
• numerosi insigni studiosi, anche del mondo universitario, hanno dimostrato, con inoppugnabili dati scientifici, che l’opera in questione è inutile dal punto di vista trasportistico e devastante per la valle e per le casse dello Stato;
• attualmente la valle di Susa vede la massiccia presenza di forze dell’ordine che, presidiando la zona della Maddalena a Chiomonte, hanno un elevatissimo costo per il bilancio statale (circa 90.000 euro al giorno), dimostrando in tal modo, però, che non c’è nessun consenso degli abitanti della valle, e creano per altro una situazione di tensione spesso insostenibile da chi abita in Valle;
• più di cento ricercatori universitari avevano sottoscritto un “Appello di trasparenza tecnico-scientifica per il progetto tav in Valle di Susa” e recentemente 360 ricercatori, professionisti e professori hanno nuovamente chiesto al Presidente della Repubblica, di essere ricevuti per portarlo a conoscenza delle ragioni del dissenso, da loro stessi condiviso;
• quasi tutti i giornali e le televisioni dedicano quotidianamente spazio ai sostenitori dell’opera, con servizi che sembrano veri e propri spot, accusando i valsusini di violenza e terrorismo, mentre agli abitanti della valle raramente è consentito di poter far conoscere le proprie ragioni;

CONSIDERATO
• lo Statuto dell’ANPI, art. 2, comma m: “L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha lo scopo di dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione”;

l’Assemblea della sezione ANPI di Condove-Caprie, riunitasi a Novaretto, Caprie (Torino), nel pomeriggio del 17.03.2012

ESPRIME
• piena solidarietà alle migliaia e migliaia di abitanti della Val di Susa che, pacificamente ma con determinazione e fermezza, continuano da vent’anni la loro lotta;

INVITA
• l’ANPI, a tutti i livelli, a sostenere le ragioni dei valsusini, che dicono no ad un’opera non solo inutile, ma anche devastante, sia per l’ambiente che per le casse dello Stato;

CHIEDE
• al Capo dello Stato, on. Giorgio Napolitano, così sensibile ai temi della corretta informazione, di voler ricevere  una delegazione di esponenti del mondo scientifico che sostengono le ragioni del no, con lo scopo di arrivare ad una conoscenza approfondita del problema;
• all’ANPI Nazionale e Provinciale di Torino di aprire un confronto sul tema, da intendersi come momento costruttivo in cui le sezioni locali, direttamente coinvolte, possano portare a conoscenza di tutti la pesante situazione in cui vivono i Valsusini, spesso in contrasto proprio con i diritti costituzionali nati dalla Resistenza;

SI PROPONE
• per ospitare tale confronto costruttivo sul tema, eventualmente in concerto con le sezioni ANPI territorialmente vicine;

DELEGA
il Direttivo della Sezione, previa consultazione interna tra tutti i membri del Direttivo stesso:
• a valutare, di volta in volta, la possibilità di partecipare a manifestazioni ufficiali esponendo le proprie insegne, non solo a titolo personale ma in rappresentanza della sezione;
• ad emettere comunicati ufficiali circa la vicenda TAV qualora se ne ravvisino le necessità, soprattutto nel caso di evidenti violazioni dei diritti costituzionali.

Caprie (Torino), 17.03.2012
L’Assemblea ANPI Condove-Caprie

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