lunedì 25 aprile 2016

La Resistenza condovese a Torino


Mercoledì 27 aprile, la sed Cgil di Via Pedrotti a Torino ospiterà la staffetta partigiana "Fasulin", ovvero Enrica Morbello Core, della 114§ Brigata Garibaldi stanziata sulla montagna di Condove. Fasulin, scampata all'eccidio di Vaccherezza e donatrice di un ampio repertorio di fotografie e documenti al Museo della Resistenza di Condove, ci parlerà della sua esperienza e di chi aveva scelto "la parte giusta".

Appuntamento dalle 9:30 alle 12:30, assieme all'ANPI di Condove-Caprie, i Sindaci dei rispettivi Comuni e le canzoni dei ragazzi "B and B&B".


 
Fasulin taglia il nastro del Museo della Resistenza di Condove il 23 aprile 2014




sabato 23 aprile 2016

Visita del rifugio antiaereo di Condove

Grazie alla disponibilità della famiglia Zambetti, la nostra sezione ANPI ha organizzato per il pomeriggio del 25 aprile la visita all'ex rifugio antiaereo di Via Conte Verde.
Il rifugio, oggi proprietà privata, fu costruito da Fortunato Bauchiero a poche centinaia di metri dalle Officine Moncenisio per consentire alle maestranze di difendersi dagli attacchi aerei. L'ingresso al rifugio, scavato nelle rocce del Truc La Mura, era consentito a tutta la cittadinanza: accanto ai lavoratori, vi trovavano ricovero condovesi ma anche sfollati da Torino, bambini e maestre delle scuole.
 
IL RIFUGIO SARA' VISITABILE LUNEDI 25 APRILE CON DUE TURNI DI VISITA: DALLE 15 ALLE 16 E DALLE 16 ALLE 17.
 
Per informazioni scrivere a anpi.condovecaprie@gmail.com oppure chiamare i numeri 360.342532 (Luciano) - 339.8630312 (Aurora).
 
 

 

venerdì 22 aprile 2016

Fiaccolata di Valle

La sera del 24 aprile, come di consueto, è prevista la fiaccolata di Valle. Quest'anno il percorso sarà da Chiusa San Michele a Vaie, con la partecipazione dei ragazzi del Treno della Memoria. Il programma è consultabile sul manifesto.

mercoledì 20 aprile 2016

La settimana della Liberazione a Condove

Comincia una settimana ricca di appuntamenti verso la Festa della Liberazione, che celebreremo in collaborazione con il Comune di Condove e il Valsusa Filmfest. Il 25 Aprile sarà nostro ospite l'Onorevole Cesare Damiano, già Ministro del Lavoro, che terrà il suo discorso proprio davanti alle ex Officine Moncenisio.

domenica 17 aprile 2016

Addio al partigiano Gin

Luigi Falco, il partigiano "Gin", classe 1923, ci ha lasciati nella sera del 16 aprile, proprio a pochi giorni da quel 20 aprile in cui si salvò dall'eccidio di Vaccherezza e dalla Festa della Liberazione a cui non è mai macato.
Le sue gambe, che non si sono mai arrese all'età, ci hanno accompagnati in montagna su tanti sentieri; i suoi occhi ironici, spesso nascosti dietro la bandiera della 114° Brigata Garibaldi, ci hanno raccontato aneddoti e storie; le sue mani ci hanno mostrato posti e fotografie, e hanno tagliato il nastro del restaurato Monumento della Resistenza voluto da lui e i suoi compagni di Brigata e del nostro Museo della Resistenza.
Gin, decorato al valor militare, ora porterà la Bandiera della 114esima sui sentieri dove ritroverà il suo caro amico Bill, Mario, Guido e tanti Compagni. Buon viaggio partigiano "Gin", al prossimo appello risponderemo per te "Presente!".
 

 
In un'intervista per il documentario "Il sole sorge ancora" Gin raccontò la sua fuga verso la Lunella il giorno dell'eccidio di Vaccherezza:
 
"Noi avevamo deciso di difenderci anche perché eravamo partigiani e dovevamo combattere fino all'ultimo, c'era il pericolo che se non trovavano nessuno avrebbero fatto pressione sui civili, magari anche sparando a qualche bambino per farsi dire dove eravamo nascosti.
Verso le 6 del mattino avevamo visto i tedeschi a Prato del Rio. Noi eravamo sopra il Truc della Goia Neira e avevamo già deciso di andare verso la Lunella perché era più facile difenderci. Verso le 8 vediamo sparare dei razzi dalla parte del Collombardo, eravamo circondati. Due per due son partiti, anche Bill con Secondino, siamo rimasti solo io e Vinassa Rinaldo. Rinaldo aveva una mitragliatrice e andò ad avvertire verso Prato del Rio di ritirarsi, e fu ucciso.
C'era vicino il distaccamento di Giustino e mi sono unito a loro, così ci siamo incamminati verso la Portia. Sapevamo che c'era la Monterosa che saliva dalla Valle di Viù; infatti appena salito Giustino, hanno cominciato a sparare. Verso la Portia ci siamo potuti nascondere e poi siamo scappati verso la Lunella. C'erano una decina di metri di neve da attraversare, ho usato i gomiti come racchetta e sono riuscito a passare. Nessuno mi ha sparato, ho trovato un buco e mi sono messo lì".
 


 

venerdì 15 aprile 2016

Appello dell'ANPI per il 25 Aprile

Il 25 aprile cade quest'anno in un complesso di vicende europee che riporta l'orologio della storia in un tempo dove la civiltà e le pratiche democratiche erano pesantemente oscurate. Una profonda crisi economica da cui si riesce con difficoltà a vedere una via d'uscita, il proliferare di movimenti di chiara marca neonazista e neofascista che arrivano fin dentro i governi, e il panorama drammatico di decine di migliaia di immigrati in fuga da guerre e disperazione che ricevono come risposta dalla politica e dalle istituzioni quasi esclusivamente muri e abbandono, devono far riflettere tutti sull'inquietante e gravissima china che sta prendendo il vivere civile. Non è questa la società che sognavano i combattenti per la libertà. Non è questo il futuro cui aspiravano, deprivato di coscienza, senso di responsabilità, solidarietà.
Auspichiamo un 25 aprile di piena e robusta memoria.
Una Festa che rimetta al centro dei ragionamenti e dei comportamenti politici e sociali preziosi e decisivi “comandamenti”: antifascismo, Resistenza e Costituzione. Una Festa che ricordi con forza i 70 anni della Repubblica e del voto alle donne, i primi importantissimi passi della rinascita democratica del Paese.
Auspichiamo iniziative larghe, che coinvolgano tante italiane e italiani, Comuni, partiti, sindacati, associazioni. Una giornata come una stagione di impegno e profonda, viva Liberazione.
Una giornata che dal giorno successivo inneschi un cammino collettivo, sguardi e azioni solidali e responsabili. Un mondo migliore si costruisce insieme.
L'ANPI è in campo. Con lo spirito e la determinazione dei suoi ispiratori: le partigiane e i partigiani.

 

mercoledì 6 aprile 2016

A Condove la mostra "Vento del Sud: Partigiani meridionali nella Resistenza in Piemonte"

 
Apre giovedì 7 aprile 2016 presso il Museo della Resistenza la mostra "Vento del Sud: Partigiani meridionali nella Resistenza in Piemonte", curata dall'ANPI di Settimo Torinese ed integrata da alcune note dell'ANPI di Condove, con una serie di pannelli dedicati ai circa 6000 partigiani provenienti da Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che fecero massa critica, fortemente aggregata, anche sui monti valsusini.
I partigiani del Sud erano impegnati nella guerriglia in montagna e in collina, nel sabotaggio, nella lotta armata nelle città. Si trattò in parte di militari sbandati che scelsero la via della montagna quando dopo l’8 settembre 1945 si sfasciò l'esercito, in parte persone arrivate a Torino per lavorare, che entrano nella lotta clandestina restando in città. Un vero e proprio legame di uomini e di donne che si sono impegnati per un ideale di libertà in nome dell’unità nazionale.
 

La mostra sarà visitabile:
giovedì 7/4 dalle 11 alle 13
giovedì 21/4 dalle 10 alle 12
sabato 23/4 negli orari 10-12 e 15-18
domenica 24/4 negli orari 10-12 e 15-18
lunedì 25/4 negli orari 10-12 e 15-18.

Saranno programmate ulteriori date a maggio e fino al 2 giugno.