giovedì 19 aprile 2012

25 Aprile 2012

Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell’Italia dall’oppressione fascista. Qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata la Costituzione Italiana. Il 25 aprile è quindi occasione per tornare a riflettere sulla nostra democrazia ma anche per richiamare all’impegno civile ed alla cittadinanza attiva.

 PROGRAMMA

Ore 09.00 Santa Messa in suffragio di tutti i caduti presso la Chiesa di San Pietro in Vincoli

Ore 09.45 Partenza in corteo, al seguito della Banda Musicale, per rendere omaggio ai monumenti dei Partigiani Georgiani (Via Partigiani Georgiani), dei Caduti civili del Gravio (Via Brigate Partigiane), delle Penne Mozze (Via XXV Aprile), dei Donatori di Sangue defunti (Via de Amicis)

Ore 10,45 Arrivo al Monumento della Resistenza in Via Torino, breve intervento dell’ANPI Condove-Caprie e consegna delle tessere ad honorem ai parenti dei caduti

Ore 11.10 Ritorno in Piazza Martiri della Libertà e deposizione della corona al Monumento ai Caduti di tutte le guerre, saluti dell’Amministrazione comunale e delle Autorità presenti, conclusione con discorso celebrativo pronunciato dal Professor Graziano Pettinari, docente e storico

Ore 12.00 Chiusura della manifestazione.

mercoledì 18 aprile 2012

Addio al partigiano “Pistola”: con Cornelio Maffiodo scompare un altro importante pezzo di resistenza della Valle



Cornelio non si stancava mai di raccontare, anzi, erano più le volte che bisognava fermarlo per poter trascrivere tutto o poter cambiare il nastro della cassetta di registrazione durante le interviste. Amava rivolgersi a tutti e soprattutto ai giovani, narrando le sue vicende di guerra e parlando con fierezza della sua esperienza di partigiano. Classe 1923, era stato rimandato alle armi grazie al suo lavoro specialistico sugli aerei da caccia, così che non si schierò mai nelle fila militari. Dopo l'8 settembre 1943 fu costretto a fuggire dal suo posto di lavoro e, assieme a Felice Cima, fu tra i primi giovanissimi che salirono in montagna in una brigata autonoma sopra Condove, tra Bigliasco e la Rocca, entrando successivamente a far parte della 17° brigata tra Caprie e il Col del Lys. "Pistola", questo il suo nome di battaglia, fu un partigiano attivissimo e fu proprio lui, assieme agli altri suoi compaesani, a fondare successivamente, nel gennaio del 1945, la 113° Brigata Garibaldi stanziata nel vallone del Sessi, tra Caprie e Condove. Il suo paese natale, come ci ricordò Cornelio in un’intervista, “purtroppo aveva diversi primati: i primi caduti in valle, il primo rastrellamento ad opera dei tedeschi e fu anche l’unico posto in cui si fecero 4 lanci”.
Tra le numerose avventure vissute, "Pistola" infatti era molto legato alla vicenda degli aiuti che venivano recapitati via cielo: "col paracadute ci arrivarono bidoni di scarpe nuove per tutti, con la punta quadra, resistenti ma molto grandi, infatti c'erano dentro 3 o 4 paia di calze e ognuno di noi si doveva adattare: peccato solo che le scarpe fossero tutte dello stesso verso e non ci fosse differenza tra destra e sinistra!".
Custodiva con cura i suoi documenti nella borsa di pelle e nella sua valigia dei ricordi di guerra, dalla quale tirava sempre fuori con orgoglio il suo certificato originale con la qualifica di partigiano combattente. "La mia attività principale, quando non ero impegnato in azioni di guerra, era quella di studiare la zona, tra Caprie e Rubiana, dove operavamo. Bisognava conoscere bene sentieri e mulattiere per avere, se necessario, delle vie di fuga. Chi non conosceva la montagna, difficilmente avrebbe potuto cavarsela in caso di necessità": una vita dura quella in montagna, ma che lui raccontava sempre volentieri a chiunque bussasse alla sua porta. Con Cornelio se ne va così un altro importante pezzo di storia della valle, un pozzo di memorie inestimabile che mancherà, oltre alla sua famiglia e ai suoi cari, anche ai suoi compagni partigiani e a tutti i giovani dell’ANPI, di cui lui ha sempre fatto parte come membro del Direttivo della sezione di Condove e Caprie, che si troveranno a raccogliere il suo testimone, con lo stesso spirito di responsabilità e crescita civile su cui lui sempre puntava.

Giorgia Allais