martedì 20 novembre 2012

Comunicato della Presidenza ANPI sui fatti di Gaza


Ancora una volta, si incendiano i rapporti tra Palestina e Israele.

Cercare le ragioni di questa improvvisa recrudescenza è davvero un compito improbo.

Di fatto, la situazione di un’intera popolazione (oltre due milioni) che vive praticamente reclusa in una sorta di recinto, è improponibile, considerando che si tratta di un popolo che ha diritto ad un suo territorio e alla pace. Che le risposte ad una situazione insostenibile non siano sempre controllabili, è, purtroppo, il frutto amaro di una situazione assolutamente inconcepibile. Quanto alle iniziative del Paese più potente, che dispone di strumenti e armi da guerra sofisticate, è drammatico il fatto che ancora una volta a pagare siano i civili e soprattutto i bambini, al seguito di una “reazione” che non esito a definire quantomeno sproporzionata.

Abbiamo visto delle immagini che non solo fanno riflettere, ma suscitano emozione e dolore; ed è facile immaginare quanto poco giovino alla convivenza ed alla speranza di un futuro pacifico. Ma non basta, perché si profila il rischio di un attacco di terra e di una vera e propria guerra, come sempre, facilmente estensibile al di là dei confini originari. Bisognerebbe davvero che la comunità internazionale si muovesse e facesse quanto necessario perché a questo conflitto, ma soprattutto alla situazione di Gaza cui prima accennavo, si ponesse fine. E’ davvero inconcepibile, nel 2012, che non si riesca a trovare la via per garantire la pace e il diritto ad una propria terra, a ciascuno dei popoli, che sono destinati comunque a vivere vicini (se non addirittura a convivere) in un’area tutto sommato, limitata.

L’ANPI non può che auspicare che questo diritti vengano finalmente riconosciuti e realizzati in concreto, in favore del popolo che da tempo ne è sostanzialmente privato, nella convinzione che non è con le armi che si troverà la strada della convivenza e della giustizia, ma solo con intese ed accordi che rendano giustizia ai diritti di tutti e non soltanto alle ragioni del più forte. In ogni caso, il dramma della morte dei civili, delle famiglie inermi e soprattutto dei bambini deve cessare immediatamente.

Si levi un grido da tutto il mondo per far cessare questo orrore, che muove a indignazione chiunque abbia un minimo senso di umanità.

Nota del Presidente ANPI Carlo Smuraglia
www.anpi.it

giovedì 30 agosto 2012

Vaccherezza 2012: la Nuova Stagione dell’ANPI a Condove


Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra Costituzione”.
[Piero Calamandrei, componente dell’Assemblea Costituente in rappresentanza del Partito d’Azione]

Ragazzi, bisogna sempre fare attenzione: ricordatevi che noi ormai siamo vecchi, anzi, come piace dire a me, antichi, e che il mondo di domani è vostro. Ci sono tanti giovani in gamba che sono sicuro si ricorderanno da dove arriva la loro possibilità di essere liberi, ma risono altri che non lo sanno e quindi bisognerà sempre vegliare. I tempi di oggi sono difficili e anche se penso che siamo lontani dal momento in cui c’era la guerra sessant’anni fa, purtroppo mi sembra che la strada che il mondo ha imboccato non è quella giusta”.
[Guido “Guido” Carbi, Partigiano della 17° Brigata d’Assalto Garibaldi “Felice Cima”]

Domenica 26 agosto, insieme ad altri compagni della mia Sezione e della commissione “Giovani e Istruzione” dell’ANPI Provinciale, ho partecipato alla commemorazione dei Martiri di Vaccherezza a Condove, in Val di Susa.
La Conca dei Martiri di Vaccherezza è un Sacrario partigiano, una scodella di prato e sassi intagliata tra le montagne, in fondo c’è il monumento ai Caduti con i nomi dei sedici Partigiani della 114° Brigata d’Assalto Garibaldi accerchiati e uccisi la notte tra il 20 e il 21 aprile 1945 dai tedeschi e dai fascisti della divisione “Monterosa”, durante una vasta operazione di rastrellamento solo pochi giorni prima della Liberazione.

Subito appena entrati nella conca, i militanti dell’ANPI della Sezione Condove-Caprie ci hanno accolto a braccia aperte. Tutti attivissimi come formiche operaie, ciascuno faceva la propria parte per la piena riuscita dell’iniziativa: sui tavoli allestiti dai compagni c’erano magliette ANPI, pubblicazioni sulla Resistenza locale, dolci da sgranocchiare e la possibilità di prenotare la polenta per pranzo.
Numerose le delegazioni dell’ANPI e le associazioni locali presenti, numerosi fazzoletti e magliette NO TAV, hanno sfilato anche le bandiere della 114° Garibaldi e della 42° Brigata d’Assalto Garibaldi “Walter Fontan”; presenti i rappresentanti delle istituzioni in fascia tricolore.
Giunta la fiaccola, è iniziata la commemorazione, coordinata dai compagni dell’ANPI, con cerimonia cattolica intramezzata con letture sulla Resistenza. A seguire saluto del Sindaco di Condove, Piero Listello, del Presidente della Sezione ANPI Condove, il Partigiano Mario Jannon, e la lettura di un messaggio da parte di “Fasolin”,  l’infaticabile staffetta partigiana della 114° Garibaldi Enrica Morbello Core, non presente per questioni di salute ma sempre vicina.

E poi la memorabile orazione ufficiale di Danilo Bar, Sindaco di San Giorio di Susa, che ha emozionato tutti i presenti con la sua lucida analisi sulla situazione attuale a partire dai valori della Resistenza; bellissima la figura di papà Alcide Cervi, evocata come riferimento fondamentale per le nuove generazioni: “Alcide Cervi diceva che dopo un raccolto ne viene un altro, ma il raccolto non viene per caso, va curato, bisogna prepararlo a partire dai frutti del raccolto dell’anno precedente.
Ai familiari dei Caduti – tra cui alcuni giunti appositamente per l’evento da Salerno! – è stato consegnato un piccolo omaggio da parte dell’ANPI e delle istituzioni.


Come conclusione della cerimonia, è stato rivolto un pensiero al compagno Guido Carbi, Partigiano della 17° Brigata d’Assalto Garibaldi “Felice Cima” e attivista NO TAV, partito a gennaio per l’Ultimo Viaggio ma sempre presente, grande animatore del rapporto con i giovani e protagonista dei racconti partigiani durante le notti attorno al fuoco, “quando nessuno vuole andare a dormire”. Per Guido sono stati liberati nel cielo pensieri attaccati ai palloncini gonfiati a elio, sperando che portino lontano i messaggio (negli anni scorsi qualche messaggio ha raggiunto Casale Monferrato).

L’atteso momento del pranzo è stato soddisfacente e partecipato: chi con i panini portati da casa, chi con polenta, formaggio e spezzatino preparati dall’ANPI con un’organizzazione impeccabile. Noi ci siamo accomodati tra prato e rocce, sotto il sole. Poi Alberto, un compagno dell’ANPI locale, ci ha fatto conoscere Luigi Falco, nome di battaglia “Gin”, Partigiano di Condove, uno degli ultimi rimasti della 114° Brigata d’Assalto Garibaldi, con il quale chiacchieriamo per più di un’ora di memoria e attualità, tra un bicchiere di vino e uno di genepì. Gin ha sottolineato il ruolo degli italiani fascisti della divisione Monterosa della RSI nei rastrellamenti insieme ai tedeschi, “spesso erano più crudeli rispetto ai crucchi”; ci ha raccontato alcune azioni partigiane della zona e il ruolo fondamentale ricoperto dalle staffette per comunicare tra i vari distaccamenti e le brigate dislocate in valle, perché “non c’era il telefono cellulare o internet”; ci ha detto anche che quella di oggi non è l’Italia per cui i suoi compagni sono morti e che spetta soprattutto a noi giovani batterci per realizzare la Costituzione, frutto della lotta partigiana.

Subito dopo, Alberto ci ha accompagnato a visitare alcuni rifugi partigiani situati poco sopra il monumento. Cavità naturali, anfratti nella roccia, avevano funzione di deposito e nascondiglio: se non sai che sono lì non ti verrebbe mai in mente di andarli a cercare, nascosti dalla vegetazione. Chissà quanti compagni si sono salvati in questo modo dalla barbarie nazifascista rannicchiati nel ventre delle montagne: forse è anche – certamente non solo – in virtù di questo “debito” che oggi molti compagni dell’ANPI di Condove si battono coscienziosamente contro la militarizzazione e la distruzione del territorio valsusino partecipando alla lotta popolare NO TAV.


Nel pomeriggio è arrivato il meteorologo Luca Mercalli, presidente di Nimbus e divenuto famoso per i suoi articoli su clima e ambiente pubblicati su vari quotidiani nazionali ma soprattutto per la sua collaborazione con la trasmissione televisiva Che tempo che fa su RAITRE.
Lo scienziato valsusino ha tenuto una bellissima lezione su Resistenza e Resilienza: come sopravvivere in un mondo con meno risorse e forse con più felicità, ovvero sulla crisi, sull’attualità dell’impatto antropico rispetto alla natura e sui limiti dello sviluppo della nostra civiltà legato alla finitezza delle risorse naturali, concetti di fisica reale da sempre ignorati dai gruppi di potere economico e politico che, anzi, ogni giorno invocano “la crescita e lo sviluppo per superare la crisi”. Ne è seguito un dibattito di alto livello (“dobbiamo alzare il livello della consapevolezza e del linguaggio, non abbassarlo come fa la televisione”) in cui si è discusso di democrazia nella comunicazione e partecipazione dei cittadini alla gestione del bene pubblico, cioè di quella sovranità popolare descritta nella Costituzione come architrave della Repubblica.
Mentre Mercalli parlava alla platea seduta sulle panche, tutto attorno sui prati decine di persone ascoltavano sedute sui massi, sdraiate sui prati in questo splendido paesaggio naturale: c’erano bambini che giocavano, famiglie con i passeggini, ragazzi che prendevano il sole e altri che passeggiavano, qualcuno beveva il caffè e qualcun altro un bicchiere di vino.

Infine abbiamo salutato i compagni dell’ANPI di Condove, loro ringraziando noi della presenza, noi ringraziando loro per aver saputo trasformare efficacemente una commemorazione in un momento di grande partecipazione popolare, aggiornato con contenuti di attualità.
La nostra intenzione è di tornare a Vaccherezza più numerosi, per condividere insieme i sentieri partigiani e le discussioni attorno al fuoco, auspicando che dal 2013 diventi sempre più un’iniziativa di richiamo provinciale e un appuntamento fisso per i giovani iscritti all’ANPI.
La Sezione ANPI di Condove-Caprie costituisce oggi un’esperienza positiva e rappresenta uno degli esempi più genuini e consolidati della Nuova Stagione dell’ANPI in provincia di Torino: persone semplici, giovani e meno giovani, che impegnano il proprio tempo libero non solo per tramandare la memoria della Guerra di Liberazione, ma per animarla con nuova linfa vitale e trasportarne lo spirito nelle lotte popolari e antifasciste del XXI secolo.


Fulvio Grandinetti
Militante antifascista, Sezione ANPI “68 Martiri” Grugliasco
Coordinatore commissione “Giovani e Istruzione” ANPI Provinciale di Torino
[Foto di Giorgia Allais e Maria Grazia Cabigiosu]

giovedì 23 agosto 2012

VARIAZIONE PROGRAMMA VACCHEREZZA 2012

Per la giornata di sabato sono previsti instabilità ed alta probabilità di precipitazioni. Per questo motivo, a malincuore, ci vediamo costretti a modificare il programma di Vaccherezza cancellando l'escursione sui sentieri partigiani, la cena in condivisione e la notte sotto le stelle previste per il sabato.
La lezione all'aperto con Luca Mercalli si terrà invece la domenica pomeriggio, al termine del pranzo, al sacrario di Vaccherezza.
La domenica infatti il tempo migliorerà e si prevede una giornata soleggiata. La commemorazione avrà luogo come da programma.
Ci scusiamo per il disagio e vi aspettiamo numerosi!

venerdì 20 luglio 2012

Vaccherezza 2012 - Sabato 25 e domenica 26 agosto un week end ricco di appuntamenti


SABATO 25 AGOSTO 2012

ORE 11.00-15.00 SUI SENTIERI PARTIGIANI
Escursione con accompagnamento dell’ANPI e dei partigiani. Partenza dal Sacrario di Vaccherezza, soste con LETTURE dedicate alla Resistenza e TESTIMONIANZE dei sopravvissuti all’eccidio del 20.4.1945. Pranzo al sacco a carico dei partecipanti. Escursione con 200 m di dislivello adatta a tutti, bambini compresi, senza particolare allenamento.

ORE 15.30-17.30 LEZIONE ALL'APERTO
"RESISTENZA E RESILIENZA: COME SOPRAVVIVERE IN UN MONDO CON MENO RISORSE… E FORSE PIU’ FELICITA’ " incontro con LUCA MERCALLI presso la borgata di Vaccherezza, ingresso libero

ORE 18.00-20.00 CENA IN CONDIVISIONE
Presso la borgata di Vaccherezza CENA ALL’APERTO. Tutti sono invitati a contribuire portando un piatto in condivisione. I volontari dell’ANPI garantiscono posti a sedere, tavoli, acqua e un piatto caldo di pasta per tutti.

Per motivi organizzativi è necessaria la segnalazione della propria presenza a Giorgia 333.3146986 o Chiara 349.6483719 o scrivendo a anpi.condovecaprie@gmail.com

DALLE ORE 20.00 NOTTE SOTTO LE STELLE
PROIEZIONE all’aperto di filmati della sezione “Memoria storica” al Valsusa Filmfest. A seguire serata con BALLI e CANTI della tradizione popolare. Per la notte CAMPEGGIO in tenda presso i prati della borgata (l’attrezzatura per il bivacco è a carico dei partecipanti).

DOMENICA 26 AGOSTO 


COMMEMORAZIONE UFFICIALE
9.30 Ritrovo a Vaccherezza
10.00 Arrivo della staffetta con la FIACCOLA, accensione della fiamma in onore dei Caduti, alzabandiera, silenzio fuori ordinanza e deposizione delle corone
10.15 MESSA al campo
10.45 Saluto dell’ ANPI Condove-Caprie, intervento dell’Amministrazione di Condove e delle Autorità. Orazione ufficiale a cura di DANILO BAR, sindaco di San Giorio
11.45 Lancio simbolico di PALLONCINI in ricordo del partigiano Guido Carbi
12.00 Pranzo al sacco o, per chi vuole, POLENTA, spezzatino o formaggio a cura dell’ANPI Condove-Caprie (gradita comunicazione all’arrivo!)
14.00 Intrattenimenti musicali
16.00 Ammaina bandiera e chiusura della manifestazione


lunedì 16 luglio 2012

"La scelta", spettacolo teatrale mercoledì 25 luglio 2012

E’ l’8 settembre 1943. C’è stato l’armistizio, per un breve attimo il popolo crede che la guerra sia finita, gente per le strade, esplosioni di gioia. Ma in realtà non è così. Si sta riorganizzando l’esercito fascista, nasce uno stato fantoccio e l’Italia è spaccata in due. E’ in questo clima che nasce la Resistenza e si tratta di scegliere: o entrare nelle file dell’esercito repubblichino o stare nascosti sperando di non essere scoperti o salire sulle montagne con i partigiani. Davanti a questa scelta si trova Armando, un giovane come tanti che sogna di sposarsi e di costruire una famiglia in un mondo libero e non condizionato dalla dittatura: una storia semplice, ma che racchiude in sé il dramma vissuto in quegli anni da migliaia di ragazzi.
Questo lo sfondo della serata di mercoledì 25 luglio, durante la quale il Comune e l’ANPI di Condove promuoveranno lo spettacolo “La scelta” della Compagnia 3001, facente parte della VI rassegna estiva “Voci dei luoghi”. L’appuntamento è alle ore 21.00 presso il Mercato Coperto di Piazza I Maggio, nell’ambito delle iniziative per la festa patronale.

lunedì 28 maggio 2012

Comunicato sui temi della mafia e della legalità in occasione del ventennale dell’attentato di Capaci



Leggere sui giornali le notizie di commemorazione, indignazione e impegno civile legate alle manifestazioni in ricordo del ventennale stupro della giustizia, legato all’attentato di Capaci, accanto all’orrore che invade proprio oggi Rivarolo (nella provincia di Torino) ci riempie di sdegno e tristezza.
Dopo Leinì anche questo comune del Canavese viene sciolto per infiltrazioni mafiose. È giunta l’ora di mettere da parte stupidi luoghi comuni che vogliono la mafia al Sud e il Nord come spettatore ignaro. È ora di farsene una ragione: la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta sono anche a casa nostra, sulle montagne dove i nostri partigiani hanno imbracciato le armi per difendere la libertà da chi la giustizia se la faceva a modo proprio, in camicia nera e col moschetto. E questi infami approfittatori, astuti mangiasoldi si fanno una propria giustizia, una propria economia, una propria regolamentazione. E questo vuol dire oppressione, ingiustizia, soprusi, corruzione, distruzione: questo è fascismo! E va combattuto in primis con le armi delle parole, della posizione, della scelta di non stare in silenzio. Non si dovrà andare in montagna, forse si dovrà scendere in piazza, di sicuro non si deve rimanere zitti.
Criminali di tutte le età e di ogni provenienza sono in mezzo a noi. E non ci sono da oggi, non ci sono da ieri. Ormai sono talmente radicati nel territorio da esser diventati come dei fantasmi, delle ombre. E questi sporchi malavitosi, che architettano imbrogli contro la legalità, devono essere riconosciuti, presi, condannati.
L'ANPI in questa nuova stagione non può esimersi dal portare avanti la lotta per la legalità, dal farsene alfiere e portavoce. Proprio in questo contesto, esprimiamo la nostra solidarietà all'ANPI di Rivarolo-Favria-Oglianico, che nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di conoscere direttamente.
La sezione ANPI Condove-Caprie vuole sostenere anche i cittadini di Rivarolo e di Leinì, colpiti da questo lutto istituzionale, da questa aborrente realtà, e quelli di Chivasso, che in questi giorni vedono al vaglio delle commissioni antimafia le sorti del proprio Comune. La nostra vicinanza sia per loro conforto e motivo di sdegno. Non sedetevi! Non lasciatevi schiacciare dal peso della paura e bloccare dall’immobilità del “non sappiamo cosa fare”! Siate insieme delusi per la mancanza di moralità di chi vi ha portato in questa situazione, abbiate fiducia nella giustizia e muovetevi per risollevare il vostro paese, il nostro Paese! Dimostrate che non tutte le dita della mano sono infettate da questa cancrena! Non restate in disparte, perché lo spettatore indifferente non è colpevole, ma non è nemmeno nel giusto! Perché come disse Giovanni Falcone, che oggi più che mai deve essere vivo con la sua eredità e memoria in mezzo a noi: «Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere». E noi, voi, ogni cittadino deve fare il proprio dovere!


23 maggio 2012
Il Direttivo ANPI Condove-Caprie

sabato 19 maggio 2012

Di sana e robusta... Costituzione!

Iniziativa a cura del Comune di Caprie e dell'ANPI di Condove-Caprie per la Festa della Repubblica.

CENA A BUFFET
a partire dalle ore 19.00
presso la SOSTA CLIMB CAFE'

15 € a persona, 10 € per i bambini, 13 € per gli associati ANPI Condove-Caprie (con tessera valida al 2012). Posti a sedere garantiti per tutti. Buffet con portate fredde e calde, bevande e vino inclusi.

SERATA MUSICALE
a partire dalle ore 20.00
combat rock con i SANGRE REBELDE e
country rock blues resistente con i BELLA BABY & THE BOOGIE BOYS

Per motivi logistici si raccomanda la prenotazione entro mercoledì 30 maggio tramite mail a anpi.condovecaprie@gmail.com, messaggio su www.facebook.com/anpi.condovecaprie, sms o chiamata a Gianmarco 333.4618683, Giorgia 333.3146986 o Chiara/Danilo 011.9644174

venerdì 18 maggio 2012

Partigiano Vinko... presente!


“Presente!”: così hanno risposto a voce alta compagni e familiari di Vincenzo Giuglar quando l’amico Danilo Bar lo ha chiamato per l’ultima volta. Il mattino di sabato 12 maggio, attorno alla tomba del partigiano Vinko, scomparso a fine gennaio senza che i più se ne potessero rendere conto, si sono riunite una trentina di persone per rendere onore ad una persona che nella vita è stato emblema dell’impegno civile e politico che in questi tempi è cosa molto preziosa.

I giovani di allora dovevano scegliere dove stare. Vincenzo scelse la Jugoslavia, perché il popolo jugoslavo era simile a noi: in montagna e con la libertà negata. Merita che chi ha fatto una scelta tanto coraggiosa venga ricordato da tutti, anche dai giovani. Perché Vincenzo era un grande comunicatore, in qualsiasi momento in cui si attualizzasse la Resistenza lui c’era sempre. Parlava con tutti e raccontava, ed era tornato anche parecchie volte in quei luoghi che considerava amici. Sempre in mezzo ai tanti, Vincenzo era una persona importante” ha ricordato ancora il Sindaco di San Giorio Danilo Bar, a cui è stata affidata l’orazione ufficiale: “Qualche volta, dal suo volto scuro e abbronzato, faceva trasparire un sorriso: trasmetteva così le sue emozioni, con la presenza e il sorriso. Ora tocca a noi, dobbiamo impegnarci perché il suo ricordo sia tangibile, con un’intitolazione o qualcosa che comunque possa ricordarlo. Perché è nostro dovere trasmettere la capacità di vivere e mai dirsi fuori, perché tutto dovrà essere conquistato sempre con la presenza. Proprio come faceva lui”.


 La cerimonia, cominciata con il ritrovo presso la Piazza di Condove, continuata in corteo fino al Cimitero, è proseguita ancora con il saluto da parte dell’amico Luciano Modellino e l’intervento ufficiale da parte dell’Associazione della Polizia, in cui aveva militato per alcuni anni, e dell’ANPI di Condove, che per l’occasione ha anche consegnato ai familiari la targa e la spilla al merito partigiano.

 Qualche bel mazzo di fiori freschi, con il tricolore che Vinko difese tante volte nella sua vita, ha così chiuso la celebrazione in memoria di chi, con tanta fatica ma anche un sorriso, è ancora in grado di far riflettere nel presente e ancor più nel futuro.

Giorgia Allais
da La Valsusa di giovedì 17 maggio 2012

martedì 8 maggio 2012

Appello nazionale ANPI - TAV

A questo appello si aderisce singolarmente. Tutti gli antifascisti sono invitati a firmarlo, in particolare gli iscritti all’ANPI. Per gli antifascisti non iscritti invece è giunto il momento di scegliere da che parte stare e contribuire attivamente a questa nuova stagione di lotta antifascista. Per aderire occorre inviare alla mail antifascisti.notav@gmail.com i seguenti dati: nome, cognome, Sezione, Provincia, n° tessera ed eventuale ruolo direttivo. Le firme saranno consegnate alla Presidenza Nazionale durante la terza Festa Nazionale dell’ANPI di Marzabotto tra il 14 e il 17 giugno 2012. Invitiamo alla massima diffusione su ogni canale.

APPELLO NAZIONALE

 L'ANPI è per la Costituzione e la Democrazia: a fianco del movimento antifascista NO TAV

"Odio gli indifferenti. Credo che "vivere vuol dire essere partigiani". Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti. L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; e ciò su cui non si può
contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all'intelligenza e la strozza. Ciò che succede non è tanto dovuto all'iniziativa dei pochi che operano, quanto all'indifferenza, all'assenteismo dei molti. Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. La fatalità che sembra dominare la storia non è altro appunto che apparenza illusoria di questa indifferenza, di questo assenteismo. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: "se avessi anch'io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo?" Ma nessuno o pochi si fanno una colpa della loro indifferenza, del loro scetticismo, del non aver dato il loro braccio e la loro attività a quei gruppi di cittadini che, appunto per evitare quel tal male, combattevano, di procurare quel tal bene si proponevano. Odio gli indifferenti anche perché mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti
."
[Antonio Gramsci, Le Città Invisibili, 1917]

Siamo iscritti ANPI e abbiamo preso visione delle notazioni personali del Presidente Nazionale ANPI Carlo Smuraglia relative al TAV.
Consideriamo nostro dovere mantenere il nostro ruolo di coscienza critica della società con la nostra storia, la nostra identità e la nostra autonomia, sia auspicando dialogo e confronto democratico, civile e costruttivo, e sia partecipando, schierandoci, pronunciandoci, solidarizzando, unendoci alla protesta, operando scelte, prendendo posizione a fianco dei movimenti antifascisti, quale è il movimento NO TAV.
Ricordiamo che l’ANPI si è espressa e si esprime sull’emergenza democratica, sui diritti e su quanto previsto dalla Costituzione, non sull’opportunità né sulla fattibilità dell’opera, perché l'ANPI si occupa - come recita la tessera ANPI 2012 - di Costituzione, democrazia e diritti, non di treni. Proprio per questo affermare che qualcuno abbia "tirato per la giacchetta" l'ANPI è fuori luogo e indica chiaramente la distanza tra la realtà dei fatti e le affermazioni del Presidente Carlo Smuraglia.

Riconosciamo:
- al Movimento NO TAV piena legittimità di dissenso e di resistenza civile, in quanto nella sua storia
ultraventennale ha dimostrato la propria natura antifascista, democratica e non violenta, tipica dei movimenti popolari radicati sul territorio;
- ai Comitati NO TAV la funzione costituzionale di presidio della democrazia, vissuto con metodo assembleare e comunitario, praticato come luogo sociale attivo e dinamico volto all’educazione e alla formazione di cittadini liberi, informati e consapevoli, in sintonia con i valori ed i principi della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza;

- alle centinaia di gruppi, associazioni e soggetti che partecipano al Movimento NO TAV il ruolo di promotori della cultura dei diritti umani e dei beni comuni, per una transizione a stili di vita sostenibili, il progresso civile, la tutela dell’equilibrio tra azione antropica e territorio montano;
- alla Val Susa, già luogo di lotta antifascista e memoria della Resistenza, di costituire oggi, nel più ampio contesto di crisi economica e democratica, un laboratorio civile e sociale culturalmente avanzato per costruire una democrazia autenticamente compiuta esemplare a livello nazionale.


Condanniamo con forza:
- qualsiasi forma di violenza (fisica, verbale, psicologica, mediatica, politica) di qualsiasi provenienza;
- la militarizzazione del territorio della Val Susa con recinzioni metalliche, filo spinato, posti di blocco, mezzi blindati utilizzati in guerra, che provocano l'aumento del livello di tensione e la legittima protesta della popolazione civile;
- la sospensione della democrazia e dei diritti costituzionali sanciti dagli artt. 3, 9, 13, 16 e 21 della Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza;
- i metodi autoritari, violenti e intimidatori impiegati dalle istituzioni e dalle forze dell'ordine per reprimere il dissenso: propaganda televisiva che non tiene conto dei dati tecnici e che tende a criminalizzare i movimenti, uso di gas lacrimogeni CS vietati dalle convenzioni europee sparati ad altezza uomo, caccia al manifestanti NO TAV fin dentro i paesi con lancio di lacrimogeni all'interno di locali e abitazioni, sequestro di zone coltivate trasformate in zona militare.


Chiediamo:
- a tutte le strutture dell'ANPI di aprire un dibattito nazionale ad ogni livello sull'emergenza democratica attualmente in corso in Val Susa;
- di dedicare un apposito spazio di confronto assembleare sul tema alla prossima Festa Nazionale dell'ANPI, che si terrà a Marzabotto dal 14 al 17 giugno, coordinato insieme alle Sezioni del territorio interessato.


In quest’ottica, invitiamo il Comitato Nazionale a recarsi in Val Susa per rendersi conto di quanto sta accadendo e a discutere la questione, necessariamente prendendo visione di tutti i documenti sul tema scritti nell'ultimo decennio dall'ANPI Provinciale di Torino e dalle Sezioni ANPI della nostra Provincia. La democrazia non si insegna, si pratica quotidianamente.

Provincia di Torino, martedì 8 maggio 2012

giovedì 19 aprile 2012

25 Aprile 2012

Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell’Italia dall’oppressione fascista. Qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata la Costituzione Italiana. Il 25 aprile è quindi occasione per tornare a riflettere sulla nostra democrazia ma anche per richiamare all’impegno civile ed alla cittadinanza attiva.

 PROGRAMMA

Ore 09.00 Santa Messa in suffragio di tutti i caduti presso la Chiesa di San Pietro in Vincoli

Ore 09.45 Partenza in corteo, al seguito della Banda Musicale, per rendere omaggio ai monumenti dei Partigiani Georgiani (Via Partigiani Georgiani), dei Caduti civili del Gravio (Via Brigate Partigiane), delle Penne Mozze (Via XXV Aprile), dei Donatori di Sangue defunti (Via de Amicis)

Ore 10,45 Arrivo al Monumento della Resistenza in Via Torino, breve intervento dell’ANPI Condove-Caprie e consegna delle tessere ad honorem ai parenti dei caduti

Ore 11.10 Ritorno in Piazza Martiri della Libertà e deposizione della corona al Monumento ai Caduti di tutte le guerre, saluti dell’Amministrazione comunale e delle Autorità presenti, conclusione con discorso celebrativo pronunciato dal Professor Graziano Pettinari, docente e storico

Ore 12.00 Chiusura della manifestazione.

mercoledì 18 aprile 2012

Addio al partigiano “Pistola”: con Cornelio Maffiodo scompare un altro importante pezzo di resistenza della Valle



Cornelio non si stancava mai di raccontare, anzi, erano più le volte che bisognava fermarlo per poter trascrivere tutto o poter cambiare il nastro della cassetta di registrazione durante le interviste. Amava rivolgersi a tutti e soprattutto ai giovani, narrando le sue vicende di guerra e parlando con fierezza della sua esperienza di partigiano. Classe 1923, era stato rimandato alle armi grazie al suo lavoro specialistico sugli aerei da caccia, così che non si schierò mai nelle fila militari. Dopo l'8 settembre 1943 fu costretto a fuggire dal suo posto di lavoro e, assieme a Felice Cima, fu tra i primi giovanissimi che salirono in montagna in una brigata autonoma sopra Condove, tra Bigliasco e la Rocca, entrando successivamente a far parte della 17° brigata tra Caprie e il Col del Lys. "Pistola", questo il suo nome di battaglia, fu un partigiano attivissimo e fu proprio lui, assieme agli altri suoi compaesani, a fondare successivamente, nel gennaio del 1945, la 113° Brigata Garibaldi stanziata nel vallone del Sessi, tra Caprie e Condove. Il suo paese natale, come ci ricordò Cornelio in un’intervista, “purtroppo aveva diversi primati: i primi caduti in valle, il primo rastrellamento ad opera dei tedeschi e fu anche l’unico posto in cui si fecero 4 lanci”.
Tra le numerose avventure vissute, "Pistola" infatti era molto legato alla vicenda degli aiuti che venivano recapitati via cielo: "col paracadute ci arrivarono bidoni di scarpe nuove per tutti, con la punta quadra, resistenti ma molto grandi, infatti c'erano dentro 3 o 4 paia di calze e ognuno di noi si doveva adattare: peccato solo che le scarpe fossero tutte dello stesso verso e non ci fosse differenza tra destra e sinistra!".
Custodiva con cura i suoi documenti nella borsa di pelle e nella sua valigia dei ricordi di guerra, dalla quale tirava sempre fuori con orgoglio il suo certificato originale con la qualifica di partigiano combattente. "La mia attività principale, quando non ero impegnato in azioni di guerra, era quella di studiare la zona, tra Caprie e Rubiana, dove operavamo. Bisognava conoscere bene sentieri e mulattiere per avere, se necessario, delle vie di fuga. Chi non conosceva la montagna, difficilmente avrebbe potuto cavarsela in caso di necessità": una vita dura quella in montagna, ma che lui raccontava sempre volentieri a chiunque bussasse alla sua porta. Con Cornelio se ne va così un altro importante pezzo di storia della valle, un pozzo di memorie inestimabile che mancherà, oltre alla sua famiglia e ai suoi cari, anche ai suoi compagni partigiani e a tutti i giovani dell’ANPI, di cui lui ha sempre fatto parte come membro del Direttivo della sezione di Condove e Caprie, che si troveranno a raccogliere il suo testimone, con lo stesso spirito di responsabilità e crescita civile su cui lui sempre puntava.

Giorgia Allais

martedì 20 marzo 2012

Considerazioni dell’ANPI Condove-Caprie in merito al tema ANPI-TAV





INTRODUZIONE
Come tutti ben sappiamo, la Valle di Susa in questi anni è stata triste teatro di scontri e violenze, fisiche e morali, ruotate intorno alla vicenda TAV. Più volte, e soprattutto in concomitanza con eventi particolarmente sentiti per la loro gravità, è emersa la volontà, da parte di un numeroso gruppo di iscritti alla sezione di Condove-Caprie, di emettere comunicazioni ufficiali circa l’evidente violazione di alcuni diritti costituzionali fondamentali nonché di intraprendere alcune azioni che andassero nella direzione della protesta condivisa con il movimento NO TAV.
In tema TAV, la sezione ANPI di Condove-Caprie aveva già emesso un comunicato ufficiale, condiviso con le sezioni di Bussoleno-Foresto-Chianocco e Nizza-Lingotto di Torino, per aderire ufficialmente alla manifestazione del 3 luglio 2011,  con la motivazione di voler “onorare i valori per cui i nostri partigiani si sacrificarono, unendosi alla lotta tenace e determinata nella difesa del futuro di tutti e tutte”.
Per altro, la necessità di affrontare ufficialmente il tema ANPI-TAV è emerso anche in seguito alle sollecitazioni provenienti da altre sezioni che si sono già pronunciate sull’argomento, come la sezione di Bussoleno-Foresto-Chianocco o la sezione di Grugliasco, quest’ultima invitando espressamente “le altre sezioni ANPI del territorio provinciale di Torino a discutere la questione”.
Sul tema si è pronunciato anche l’ANPI Provinciale di Torino attraverso alcuni comunicati ufficiali del Presidente Diego Novelli. Ricordiamo che la posizione del Provinciale prevede la difesa e la tutela di qualsiasi diritto costituzionale che venga calpestato durante manifestazioni, iniziative e proteste NO TAV, ritenendo però non di competenza dell’ANPI la presa di posizione ufficiale in materia dell’utilità o meno dell’opera. Ciò non esclude il fatto che ogni sezione sul territorio provinciale, quindi anche la nostra, possa comunque esprimersi in piena libertà, purché vengano rispettati i principi espressi nello statuto dell’ANPI.
Pochi giorni fa anche l’ANPI Nazionale ha emesso un comunicato ufficiale a firma del Presidente Smuraglia, sulla stessa linea del Provinciale, ma con toni più rigidi. Smuraglia punta infatti sull’idea di dialogo e di confronto, ma vieta all’ANPI di prendere parte alle manifestazioni con striscioni e bandiere. Questo perché, secondo Smuraglia, l’ANPI deve mantenere una propria identità, lontana dalle proteste di altro genere, e soprattutto dalle proteste NO TAV che, seppur rispettabili, sono diverse dalla tradizione e dalla concezione dell’ANPI.
Consapevoli del fatto che l’ANPI deve rappresentare tutti i suoi iscritti senza pregiudizi né distinzioni di sorta, il Direttivo della sezione di Condove-Caprie ha quindi chiesto all’Assemblea di pronunciarsi sulla questione ANPI e TAV, con lo scopo di delineare una linea comune che possa essere adottata in futuri comunicati o messa in pratica in future iniziative, a nome di tutti gli iscritti.

PREMESSO CHE
• gli abitanti della Val di Susa sono in lotta contro il progetto TAV-TAC  Torino-Lione da circa vent’anni;
• la Val di Susa è una vallata alpina stretta e fortemente urbanizzata, dove risiedono attualmente circa 60.000 persone, e nella quale sono presenti, oltre al fiume Dora Riparia, anche due statali, un’autostrada, svariate provinciali, un elettrodotto ed una linea ferroviaria che già assicura il collegamento, sia passeggeri che merci, con la Francia;
• il massiccio d’Ambin, sotto il quale dovrebbe essere “bucato” il tunnel di base con oltre 50 km di scavo, è formato da rocce contenenti vene uranifere, un deposito di gas naturale ed altre incognite idrogeologiche;
• la Valle di Susa ospita già la linea ferroviaria internazionale del Frejus il cui binario di salita è stato terminato solo nel 1984 e su cui, da sempre, si susseguono lavori di ampliamento ed ammodernamento, per mantenerla ai massimi livelli di efficienza, non ultimo l’adeguamento del Tunnel del Frejus; per altro la tratta alpina della ferrovia già esistente viene utilizzata mediamente per meno di un quarto della sua capacità;
• le polveri emesse dal  pietrisco estratto dallo scavo del traforo di base  e dai cantieri vari provocherebbero conseguenze drammatiche per la salute degli abitanti della valle, con notevole aumento delle malattie respiratorie nei soggetti più deboli, così come evidenziato dai medici della Valle di Susa, preoccupati per il futuro dei loro concittadini;
• la costruzione di tale opera verrebbe a costare circa 20 miliardi di euro (1.200 euro al centimetro!),  quasi a totale carico della fiscalità generale, in un momento in cui una gravissima crisi colpisce il nostro Paese e mentre ci sarebbe bisogno di considerevoli investimenti ad esempio in scuola, sanità, ricerca, assistenza, tutela idro-geologica del territorio ecc.;
• in questi lunghi venti anni si sono svolte numerosissime manifestazioni di massa che hanno visto lottare assieme, unitariamente  e pacificamente, persone delle più svariate fedi politiche, le quali hanno saputo mettere gli interessi generali della Valle e di tutto il Paese al di sopra delle proprie appartenenze;
• numerosi insigni studiosi, anche del mondo universitario, hanno dimostrato, con inoppugnabili dati scientifici, che l’opera in questione è inutile dal punto di vista trasportistico e devastante per la valle e per le casse dello Stato;
• attualmente la valle di Susa vede la massiccia presenza di forze dell’ordine che, presidiando la zona della Maddalena a Chiomonte, hanno un elevatissimo costo per il bilancio statale (circa 90.000 euro al giorno), dimostrando in tal modo, però, che non c’è nessun consenso degli abitanti della valle, e creano per altro una situazione di tensione spesso insostenibile da chi abita in Valle;
• più di cento ricercatori universitari avevano sottoscritto un “Appello di trasparenza tecnico-scientifica per il progetto tav in Valle di Susa” e recentemente 360 ricercatori, professionisti e professori hanno nuovamente chiesto al Presidente della Repubblica, di essere ricevuti per portarlo a conoscenza delle ragioni del dissenso, da loro stessi condiviso;
• quasi tutti i giornali e le televisioni dedicano quotidianamente spazio ai sostenitori dell’opera, con servizi che sembrano veri e propri spot, accusando i valsusini di violenza e terrorismo, mentre agli abitanti della valle raramente è consentito di poter far conoscere le proprie ragioni;

CONSIDERATO
• lo Statuto dell’ANPI, art. 2, comma m: “L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha lo scopo di dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione”;

l’Assemblea della sezione ANPI di Condove-Caprie, riunitasi a Novaretto, Caprie (Torino), nel pomeriggio del 17.03.2012

ESPRIME
• piena solidarietà alle migliaia e migliaia di abitanti della Val di Susa che, pacificamente ma con determinazione e fermezza, continuano da vent’anni la loro lotta;

INVITA
• l’ANPI, a tutti i livelli, a sostenere le ragioni dei valsusini, che dicono no ad un’opera non solo inutile, ma anche devastante, sia per l’ambiente che per le casse dello Stato;

CHIEDE
• al Capo dello Stato, on. Giorgio Napolitano, così sensibile ai temi della corretta informazione, di voler ricevere  una delegazione di esponenti del mondo scientifico che sostengono le ragioni del no, con lo scopo di arrivare ad una conoscenza approfondita del problema;
• all’ANPI Nazionale e Provinciale di Torino di aprire un confronto sul tema, da intendersi come momento costruttivo in cui le sezioni locali, direttamente coinvolte, possano portare a conoscenza di tutti la pesante situazione in cui vivono i Valsusini, spesso in contrasto proprio con i diritti costituzionali nati dalla Resistenza;

SI PROPONE
• per ospitare tale confronto costruttivo sul tema, eventualmente in concerto con le sezioni ANPI territorialmente vicine;

DELEGA
il Direttivo della Sezione, previa consultazione interna tra tutti i membri del Direttivo stesso:
• a valutare, di volta in volta, la possibilità di partecipare a manifestazioni ufficiali esponendo le proprie insegne, non solo a titolo personale ma in rappresentanza della sezione;
• ad emettere comunicati ufficiali circa la vicenda TAV qualora se ne ravvisino le necessità, soprattutto nel caso di evidenti violazioni dei diritti costituzionali.

Caprie (Torino), 17.03.2012
L’Assemblea ANPI Condove-Caprie

venerdì 27 gennaio 2012

Giornata della memoria

«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario».
Primo Levi, "Se questo è un uomo"
 «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» [art. 1 legge n. 211 del 20 luglio 2000]

giovedì 19 gennaio 2012

Mille e mille anime spente

"Mille e mille anime spente" è il titolo dello spettacolo realizzato dagli alunni del laboratorio teatrale delle classi 3°A e 3°B della Scuola Media "Gian Francesco Re" di Condove, che debutteranno giovedì 26 gennaio presso il Salone Sottochiesa alle ore 21.
L'esperienza
della deportazione sarà il tema centrale della rappresentazione: il faticoso ritorno dai lager, la difficoltà nel curare il corpo ma soprattutto l'anima, la necessità di tornare ad essere uomini con un nome e una vita ma soprattutto con la voglia di raccontare, per spronare i giovani a tenere accesa la memoria di ciò che è stato.
Lo spettacolo è nato dalle riflessioni dei ragazzi che lo scorso settembre avevano visitato il Museo del carcere "Le nuove" di Torino, in particolare il I braccio che durante la guerra era gestito dai tedeschi che vi avevano rinchiuso prigionieri politici e partigiani, e lo scorso ottobre il campo di concentramento di Mauthausen.
La serata, promossa dall’Istituto Comprensivo di Condove in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’ANPI di Condove-Caprie, si concluderà con alcune considerazioni dei ragazzi.
L'ingresso è libero. Partecipate numerosi!

mercoledì 18 gennaio 2012

Guido, il nonno partigiano che tutti noi giovani ribelli avremmo voluto avere


A volte vorremmo che certe persone non se ne andassero mai. Perché con  noi non solo hanno condiviso un pezzo di cammino, ma perché proprio sul sentiero della vita ci hanno insegnato a camminare.
Guido Carbi è una di queste persone.


Pur essendo stato partigiano nella zone del Colle del Lys, è sempre  stato molto vicino alla sezione ANPI di Condove-Caprie e non mancava proprio mai: per ricordare l’eccidio del Gravio e i partigiani di Muni e Caprie, per portare un saluto a Maffiotto.
Negli ultimi tre anni era diventato il protagonista dei racconti intorno al fuoco a Vaccherezza: un “nonno indignato”, il nonno che tutti noi “giovani ribelli” avremmo voluto avere, in grado di passare da una profonda lezione di vita ad un abbraccio affettuoso e stretto.


Con lui abbiamo trascorso ore a chiacchierare sotto il cielo stellato di fine agosto, quando la notte era già calata da un pezzo ma nessuno voleva andare a dormire, perché troppo preziose erano le sue parole da ascoltare, troppo profonde erano le sue rughe da accarezzare, troppo furbi erano i suoi occhi da cui imparare.
  



Proprio a Vaccherezza si era così raccomandato: «Ragazzi, bisogna sempre fare attenzione: ricordatevi che noi ormai siamo vecchi, anzi, come piace dire a me, antichi, e che il mondo del domani è vostro. Ci sono tanti giovani in gamba che sono sicuro si ricorderanno da dove arriva la loro possibilità di essere liberi, ma ce ne sono anche altri che non lo sanno e quindi bisognerà sempre vegliare. I tempi d'oggi sono difficili e anche se penso che siamo ancora lontani dal momento in cui c'era la guerra sessant'anni fa, purtroppo mi sembra che la strada che il mondo ha imboccato non è quella giusta».


Ogni volta che ci salutava, ci diceva sempre «Bravi! Continuate così!» ed è proprio così che continueremo a fare. Anzi, ci impegneremo a fare meglio e di più, custodendo i suoi insegnamenti come un ricco tesoro e portando avanti con la sua stessa umanità e determinazione il prezioso testimone che ci ha lasciato. Certamente indignandoci per quel che non va, ma sempre con un sorriso, lo stesso che Guido aveva ogni volta per tutti noi.


Giorgia Allais, Chiara e Martina Bonavero, Laura Castagno, Gianmarco Galfano e i giovani della sezione ANPI Condove-Caprie

(Fotografie di Giorgia Allais)