Il 7 aprile del 1945 sul greto del torrente Gravio, proprio ai piedi della montagna condovese rifugio e teatro d’azione di più d’una brigata partigiana, 8 civili vennero fucilati dal regime nazifascista per rappresaglia. Già il 1 maggio di quello stesso anno, a pochi giorni dalla Liberazione e a neppure un mese da quell’eccidio, una grande folla di civili si recò sul luogo della fucilazione per commemorare quei caduti. Prese così avvio un appuntamento con la memoria mai interrotto nel corso degli anni e che, anche quest'anno, ricorderemo come momento di impegno civile e cittadinanza attiva.
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